XXXII domenica del tempo ordinario, anno B: Salmo 146,6

Ruminare i Salmi - Salmo 146 (Vulgata / liturgia 145),6:

CEI Il Signore rimane fedele per sempre.
TILC [Il Signore] mantiene la sua parola.
NV e V qui custodit veritatem in saeculum.

Ebrei 9,26-28 Una volta sola, nella pienezza dei tempi, egli è apparso per annullare il peccato mediante il sacrificio di se stesso. E come per gli uomini è stabilito che muoiano una sola volta, dopo di che viene il giudizio, così Cristo, dopo essersi offerto una sola volta per togliere il peccato di molti, apparirà una seconda volta, senza alcuna relazione con il peccato, a coloro che l’aspettano per la loro salvezza.
Marco 12,43-44 «Questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere».

Liturgia: O Dio, Padre degli orfani e delle vedove,
... tutti impariamo a donare
sull’esempio di colui che ha donato se stesso,
Gesù Cristo nostro Signore.

Ilario: Non è pensiero fallace la speranza posta nel Creatore del cielo e della terra, che non inganna e rimane assolutamente fedele.
Sed ut ita in istiusmodi reges fiduciam non conferas, in quem sperandum esset ostendit ... Non est caduca cogitatio in regem istiusmodi sperare: et spes illa non interit, quae in Creatorem coeli et terrae et maris et omnis universitatis huius extenditur. Hic sperandus adiutor est, in quo dolus non est. Nam cum, secundum prophetiam, omnis homo mendax sit; veritatem in saeculo solus ille custodit: et custodiens veritatem, iudicium facit ob eos qui patiuntur iniuriam. Beatus ille est, quem adiuvando ex Iacob faciet Israel. Spes eius aeterna est, quia in Creatorem coeli et terrae marisque confidit. Creator autem horum omnium hic et verus et iudex est, et veritatem custodiendo, et faciendo iudicium.
Bruno di Colonia: Come uno che ama qualcosa la custodisce con cura, il Signore è custode rigoroso della verità, e non manda a vuoto la speranza posta in lui.
Ideoque cum tantus sit, in eo sperandum est. Nec vane ponitur spes in eo, qui nempe non ad horam in promissione verus est, sed custodit veritatem in saeculum, id est in aeternum, nunquam scilicet veritatem omittit, sed eam semper diligit, a similitudine viri qui hoc quod diligit bene custodit. Cum igitur in aeternum verus sit et sperantibus in se salutem promiserit, in eo procul dubio sperandum est.

Chi getta la propria vita con, in e per Cristo, sperimenta infallibilmente la sua salvezza.



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