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Visualizzazione dei post da dicembre, 2010

Testori e I Promessi Sposi, ovvero la fede come via di salvezza

Il teatro mette in scena se stesso. Mediante il ricorso al "teatro di teatro", Giovanni Testori offre la sua lettura del celebre capolavoro di Manzoni. Una compagnia teatrale mette in scena I Promessi Sposi , e la prova teatrale diviene prova non solo di quel testo, ma della vita. Perché il teatro è parola che si fa realtà, carne e vita, e perciò prova e verifica della parola scritta. La dinamica chiave individuata da Testori è quella del potere. È il gusto per il potere a mettere in moto, nella prepotenza di don Rodrigo, l'intera vicenda. Ma si tratta di un gusto opportunamente colto nella radice spirituale. Si tratta alla fine della ribellione stessa di Satana, che pretende di assoggettare Dio stesso alle proprie condizioni, mettendolo al proprio servizio. In questo senso il signorotto spagnolo del XVII secolo diviene icona dell'uomo "davvero moderno", vero innovatore nel quale si specchia un'epoca che nega Dio per affermare l'uomo. Anche l'Inn