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Visualizzazione dei post da febbraio, 2009

L'Anticristo

L'Anticristo mira a gestire ogni uomo sotto ogni aspetto, a creare una situazione in cui - dietro lo schermo del progresso - non si abbia più il controllo di niente, nemmeno delle cose più elementari, e si dipenda sempre più integralmente da una organizzazione impersonale. A tal fine impiega - e piega - il potere politico, economico, ideologico. E' dotato di straordinarie capacità tecnologiche e scientifiche. Promette salvezza subito: attendere è indegno dell'uomo. Persegue i propri obiettivi prospettando all'umanità la soluzione dei suoi problemi: è un filantropo. Ma filantropo di massa: non guarda al singolo, non ha riguardo per la persona, gli interessa solo la massa. Perciò non ha nemmeno rispetto per la vita.  Cerca la pace, se necessario imponendola. E' di larghe vedute, e quindi esige che si abbandoni ogni rigidità dogmatica. Perciò non tollera chi rifiuta di sistemare il proprio dio in una delle nicchie del Pantheon comune. Cerca di sovvertire ogni tradizion

Esistenza

Esistiamo per quel tanto che basta a rendersi conto di non esistere quasi.

Passioni /2

Prima di continuare: teniamo presente che stiamo parlando di "passione" in senso negativo, come "vizio" o, biblicamente, come "idolatria". La passione si costruisce e si alimenta attraverso il pensiero passionale (loghismos, cogitatio), che possiamo definire come "rappresentazione (fantasia) di cose o persone ricercate come strumento di autosufficienza". Se infatti gli oggetti delle passioni sono vari, ciò che c'è sotto è una cosa sola: la volontà di trovare la vita in se stessi, l'ebbrezza del riuscire da soli, ossia la superbia. Ora, tale ebbrezza è possibile solo quando siamo sufficientemente gratificati, ossia quando godiamo senza soffrire. Un oggetto diventa quindi passionale quando serve a procurarsi un piacere e a fuggire un dolore. Possiamo anche dire: a perseguire la riuscita e evitare il fallimento.  Nel pensiero passionale si distingue l'assalto, il semplice presentarsi della fantasia, che non dipende da noi e non è in sé c

Passioni /1

"Passione" è qualcosa rispetto a cui sono passivo, che subisco; ciò che esercita su di me un influsso a cui non riesco a sottrarmi. Ora, il fatto di avere questa caratteristica è già di per sé il marchio di fabbrica del male. Perché ciò che è buono fa sempre appello alla mia libertà e mobilita le mie risorse. Ciò che è male cerca invece semplicemente di trascinarmi. Dio non saprebbe che farsene di trascinarmi, al demonio invece va benissimo. La passione dunque è sempre distruttiva. Essa si determina in base al suo oggetto (che in sé non è un male), e può manifestarsi negli eccessi opposti, che alla fine però sono comunque frutto di un rapporto scorretto con il suo oggetto, e dunque della stessa passione, p. es. avarizia e prodigalità. Quali sono gli oggetti delle passioni? 1. l'ego (superbia) 2. i beni materiali (avarizia) 3. il piacere sessuale (lussuria) 4. i beni altrui (invidia) 5. il cibo (gola) 6. la giustizia (ira) 7. la tranquillità (accidia). Devo pertanto discer

Discernimento degli spiriti

Ecco alcune parti della seconda lettura dell'ufficio delle letture di oggi, mercoledi della IV settimana del tempo ordinario. Se andiamo a leggerla sul breviario, ci troveremo qualcosa in più e qualcosa in meno, fatto dovuto ai tagli che la liturgia è solita ahimè fare. Inoltre si vedranno in alcuni punti sensibili differenze nella traduzione. Mi duole dirlo ma, ahimè bis, non è buona la traduzione che leggiamo sul breviario (almeno in questo caso). Dai «Capitoli sulla perfezione spirituale» di Diadoco di Fotice 26. I lottatori devono cercare di conservare l'animo (dianoia) libero da interno turbamento, perché la mente (vous), discernendo i pensieri che le si affacciano, possa conservare nel santuario della memoria (mneme) quelli che sono buoni e mandati da Dio, e scacciare invece quelli che sono cattivi e suggeriti dal demonio. Anche il mare quando è perfettamente calmo permette ai pescatori una visibilità che arriva fino al fondo, di modo che i pesci non sfuggono al loro sgua