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Visualizzazione dei post da gennaio, 2012

5 febbraio 2012 - V domenica del tempo ordinario

1Corinzi 9,22 Mi sono fatto debole per i deboli, per guadagnare i deboli; mi sono fatto tutto per tutti, per salvare a ogni costo qualcuno. Ma tutto io faccio per il Vangelo, per diventarne partecipe anch’io. ἐγενόμην τοῖς ἀσθενέσιν ὡς ἀσθενής, ἵνα τοὺς ἀσθενεῖς κερδήσω· τοῖς πᾶσι γέγονα τὰ πάντα, ἵνα πάντως τινὰς σώσω. Factus sum infirmis infirmus, ut infirmos lucrifacerem. Omnibus omnia factus sum, ut omnes facerem salvos. S. Paolo non fa altro che quanto ha fatto Gesù: non si è tenuto separato, non ha temuto di accostarsi ai peccatori, ai "deboli" nella fede, per portare a tutti la buona notizia dell'amore di Dio. Non sarebbe stato meglio che Gesù, il Figlio di Dio, conducesse vita austera e ascetica, come e più di Giovanni il Battista? Si veda A. Ma effettivamente non esiste il dovere di non frequentare cattive compagnie? Nel commento a Matteo 9,11 ("Perché il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?", B.), S. Tommaso nota che talvo

29 gennaio 2012 - IV domenica del tempo ordinario

1Corinti 7,32-35 Fratelli, io vorrei che foste senza preoccupazioni: chi non è sposato si preoccupa delle cose del Signore, come possa piacere al Signore; chi è sposato invece si preoccupa delle cose del mondo, come possa piacere alla moglie, e si trova diviso! Così la donna non sposata, come la vergine, si preoccupa delle cose del Signore, per essere santa nel corpo e nello spirito; la donna sposata invece si preoccupa delle cose del mondo, come possa piacere al marito. Questo lo dico per il vostro bene: non per gettarvi un laccio, ma perché vi comportiate degnamente e restiate fedeli al Signore, senza deviazioni. θέλω δὲ ὑμᾶς ἀμερίμνους εἶναι. ὁ ἄγαμος μεριμνᾷ τὰ τοῦ Κυρίου, πῶς ἀρέσει τῷ Κυρίῳ· ὁ δὲ γαμήσας μεριμνᾷ τὰ τοῦ κόσμου, πῶς ἀρέσει τῇ γυναικί. μεμέρισται καὶ ἡ γυνὴ καὶ ἡ παρθένος. ἡ ἄγαμος μεριμνᾷ τὰ τοῦ Κυρίου, ἵνα ᾖ ἁγία καὶ σώματι καὶ πνεύματι· ἡ δὲ γαμήσασα μεριμνᾷ τὰ τοῦ κόσμου, πῶς ἀρέσει τῷ ἀνδρί. τοῦτο δὲ πρὸς τὸ ὑμῶν αὐτῶν συμφέρον λέγω, οὐχ ἵνα βρόχον ὑμῖν ἐπιβ

Thom Pain

Thom Pain è un moderno antieroe. La sua performance affabulatoria si articola sostanzialmente su un doppio binario autobiografico: la rievocazione di un bambino che, dopo un temporale scriveva nell'acqua delle pozzanghere, e di un giovane alle prese con una (conclusa) storia d'amore. Ma la vita appare come un cavallo morto, che inutilmente l'uomo prende a pugni. E la "mente moderna" si trova irrimediabilmente atomizzata, perduta in mezzo a mille rivoli di pensiero e sensazioni, mille sentieri che puntualmente a un certo punto s'interrompono, sfociando nel nulla. E mentre la natura ride di lui, il povero antieroe si scopre preso in mezzo tra la paura della vita e la sua attrattiva, dove unica cosa certa è lo scorrere del tempo (un tema sottolineato), reso ancora più lampante dalla parossistica velocità oggi impressa ai rapporti affettivi, consumati e gettati, cifra espressiva di una spietata precarietà che domina su tutto. Si può dire una parola che

22 gennaio 2012 - III domenica del tempo ordinario

1Corinti 7,29-31 Passa infatti la figura di questo mondo! παράγει γὰρ τὸ σχῆμα τοῦ κόσμου τούτου. Praeterit enim figura huius mundi. La frase paolina è presa da S. Tommaso in senso metafisico. In tutti e quattro i passi sotto riportati, egli la intende così: passa non il mondo, la figura attuale del mondo, la sua maniera attuale di esistere. Lo stato del mondo dopo il giudizio universale? Argomento piuttosto difficile e direi azzardato... S. Tommaso ritiene, con altri medievali, che il movimento fisico degli esseri terrestri sia causato da quello dei corpi celesti. Per corrispondere allo stato degli uomini, che saranno oramai incorruttibili, da ogni creatura materiale sarà tolto ogni principio di generazione e alterazione, e perciò cesserà il moto dei cieli, i quali pur tuttavia resteranno. Potrà rimanere ciò che ha una attitudine all'incorruzione, mentre il resto non esisterà, ivi compresi piante e animali. A. Summa contra Gentiles, lib. 4 caput 97 - De statu mundi post iu

15 gennaio 2012 - II domenica del tempo ordinario

1Corinti 6,13.15-19 Il corpo non è per l’impurità, ma per il Signore, e il Signore è per il corpo. ... Non sapete che i vostri corpi sono membra di Cristo? ... State lontani dall’impurità! ... Non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo, che è in voi? τὸ δὲ σῶμα οὐ τῇ πορνείᾳ, ἀλλὰ τῷ Κυρίῳ, καὶ ὁ Κύριος τῷ σώματι· ... οὐκ οἴδατε ὅτι τὰ σώματα ὑμῶν μέλη Χριστοῦ ἐστιν; ... φεύγετε τὴν πορνείαν. ... ἢ οὐκ οἴδατε ὅτι τὸ σῶμα ὑμῶν ναὸς τοῦ ἐν ὑμῖν  ̔Αγίου Πνεύματός ἐστιν; Corpus autem non fornicationi, sed Domino, et Dominus corpori. ... Nescitis quoniam corpora vestra membra sunt Christi? ... Fugite fornicationem. ... An nescitis quoniam membra vestra, templum sunt Spiritus Sancti, qui in vobis est? Se il corpo è tempio dello Spirito Santo, quest'ultimo è persona divina; tanto più che appena dopra è detto che esso è membro di Cristo (A.) Dal commento al decalogo, ecco la trattazione sul sesto comandamento (B.), che proibisce non solo l'adulterio in senso str

8 gennaio 2012 - Battesimo del Signore

1Giovanni 5,3 In questo infatti consiste l’amore di Dio, nell’osservare i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi. αὕτη γάρ ἐστιν ἡ ἀγάπη τοῦ θεοῦ, ἵνα τὰς ἐντολὰς αὐτοῦ τηρῶμεν: καὶ αἱ ἐντολαὶ αὐτοῦ βαρεῖαι οὐκ εἰσίν. Hæc est enim caritas Dei, ut mandata ejus custodiamus; et mandata ejus gravia non sunt. Due questioni: A. la legge nuova (il Vangelo) è più gravosa dell'antica (l'Antico Testamento)? B. La libertà umana può fare il bene senza la grazia? La frase di S. Giovanni suggerisce una facilità nell'adempimento del comandamento divino. Se ne può concludere che l'antica alleanza era più esigente? Sì e no: si legga direttamente la risposta (A.). Se l'osservanza del comandamento è facile, allora basta volere? Il comandamento è facile per chi ha la carità. Ma è evidente che averla è un dono di grazia (B). A.  Iª-IIae q. 107 a. 4 Videtur quod lex nova sit gravior quam lex vetus - la legge nuova è più gravosa dell'antica? ... Responde

6 gennaio 2012 - Epifania del Signore

Efesini 3,2-5 Penso che abbiate sentito parlare del ministero della grazia di Dio, a me affidato a vostro favore: per rivelazione mi è stato fatto conoscere il mistero. (Leggendo ciò che ho scritto, potete rendervi conto della comprensione che io ho del mistero di Cristo.)  Esso non è stato manifestato agli uomini delle precedenti generazioni come ora è stato rivelato ai suoi santi apostoli e profeti per mezzo dello Spirito. εἴ γε ἠκούσατε τὴν οἰκονομίαν τῆς χάριτος τοῦ θεοῦ τῆς δοθείσης μοι εἰς ὑμᾶς, [ὅτι] κατὰ ἀποκάλυψιν ἐγνωρίσθη μοι τὸ μυστήριον, καθὼς προέγραψα ἐν ὀλίγῳ, πρὸς ὃ δύνασθε ἀναγινώσκοντες νοῆσαι τὴν σύνεσίν μου ἐν τῷ μυστηρίῳ τοῦ Χριστοῦ. ὃ ἑτέραις γενεαῖς οὐκ ἐγνωρίσθη τοῖς υἱοῖς τῶν ἀνθρώπων ὡς νῦν ἀπεκαλύφθη τοῖς ἁγίοις ἀποστόλοις αὐτοῦ καὶ προφήταις ἐν Πνεύματι. si tamen audistis dispensationem gratiæ Dei, quæ data est mihi in vobis; quoniam secundum revelationem notum mihi factum est sacramentum, sicut supra scripsi in brevi, prout potestis legentes intellige