17 gennaio 2010 - II domenica del tempo ordinario

1Corinti 12,4-11
4 Διαιρέσεις δὲ χαρισμάτων εἰσίν, τὸ δὲ αὐτὸ πνεῦμα: 5 καὶ διαιρέσεις διακονιῶν εἰσιν, καὶ ὁ αὐτὸς κύριος: 6 καὶ διαιρέσεις ἐνεργημάτων εἰσίν, ὁ δὲ αὐτὸς θεός, ὁ ἐνεργῶν τὰ πάντα ἐν πᾶσιν. 7 ἑκάστῳ δὲ δίδοται ἡ φανέρωσις τοῦ πνεύματος πρὸς τὸ συμφέρον. 8 ᾧ μὲν γὰρ διὰ τοῦ πνεύματος δίδοται λόγος σοφίας, ἄλλῳ δὲ λόγος γνώσεως κατὰ τὸ αὐτὸ πνεῦμα, 9 ἑτέρῳ πίστις ἐν τῷ αὐτῷ πνεύματι, ἄλλῳ δὲ χαρίσματα ἰαμάτων ἐν τῷ ἑνὶ πνεύματι, 10 ἄλλῳ δὲ ἐνεργήματα δυνάμεων, ἄλλῳ [δὲ] προφητεία, ἄλλῳ [δὲ] διακρίσεις πνευμάτων, ἑτέρῳ γένη γλωσσῶν, ἄλλῳ δὲ ἑρμηνεία γλωσσῶν: 11 πάντα δὲ ταῦτα ἐνεργεῖ τὸ ἓν καὶ τὸ αὐτὸ πνεῦμα, διαιροῦν ἰδίᾳ ἑκάστῳ καθὼς βούλεται.
4 Vi sono diversi carismi, ma uno solo è lo Spirito; 5 vi sono diversi ministeri, ma uno solo è il Signore; 6 vi sono diverse attività, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti. 7 A ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per il bene comune: 8 a uno infatti, per mezzo dello Spirito, viene dato il linguaggio di sapienza; a un altro invece, dallo stesso Spirito, il linguaggio di conoscenza; 9 a uno, nello stesso Spirito, la fede; a un altro, nell'unico Spirito, il dono delle guarigioni; 10 a uno il potere dei miracoli; a un altro il dono della profezia; a un altro il dono di discernere gli spiriti; a un altro la varietà delle lingue; a un altro l'interpretazione delle lingue. 11 Ma tutte queste cose le opera l'unico e medesimo Spirito, distribuendole a ciascuno come vuole.

Nella prospettiva carnale, l'ego sta al centro, e l'"utile" è l'affermazione dell'ego, che si vuole autarchico. Scaturigine e scopo dell'attività è questa autarchia, l'energia nasce da qui. Ciò innesca nei rapporti interpersonali le dinamiche di potere. Nella misura in cui ne ho i mezzi, impongo il mio utile all'altro, e perciò la mia azione tende a toglierli il suo status di persona. Nella misura in cui non ci riesco, mi viene imposto l'utile di altri, e ne vengo strumentalizzato. Ognuno cerca di emergere per imporsi, in un conflitto che oscilla tra l'anarchia e l'adeguamento forzato, la separazione e l'asservimento.
Nella prospettiva dello Spirito, l'utile risulta da un insieme di contributi, che hanno origine unica: la Trinità. Doni, servizi, energie, vengono dai Tre, ma c'è una "appropriazione": al Padre corrisponde la (cre)azione, al Figlio il servizio, allo Spirito il donare. Per dono, scaturisce in me un'energia per il servizio. Essa nasce nello Spirito, cioè all'interno di un rapporto personale con Dio. Ha la sua origine e il suo scopo fuori dall'ego, che non coltiva alcuna illusione di autosufficienza, sia quando si mette a servizio che quando beneficia del servizio dell'altro. Al centro sta non l'ego, ma lo Spirito: lui dona, agisce, distribuisce, si manifesta, rimanendo sempre libero.

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