La profezia mariana di Fatima e la Russia

 L'Ucraina è "terra di confine" e sconta l'urto fra due mondi.

Da un lato la divinizzazione del potere, la cui autorità proviene da una istanza superiore, come divina. Si pensi all'idolatria della nazione e della razza (nazismo), del "popolo" inteso come proletariato (marxismo). Putin si presenta come restauratore della grande Russia zarista. Egli incarna il potere divinizzato della nazione russa; divinizzato anche grazie al sostegno della Chiesa Ortodossa Russa (chiaramente al suo interno ci sono posizioni anche diverse). Egli è sostenitore dei valori tradizionali e della fede tradizionale del popolo russo. La grandezza della Chiesa e dell'Impero vanno di pari passo.

Dall'altro la funzionalità del potere, la cui autorità proviene da una delega da parte dei sudditi (rivoluzione francese). Il vero titolare dell'autorità è la singola persona, che sola dispone di se stessa in tutti i campi. Il potere ha assunto sempre più una funzione meramente tecnica, di funzionamento, non di guida, la quale comunque spetta ai singoli. Ciò determina l'allentamento della coesione sociale, fino al limite della dissoluzione. Nelle società occidentali si va affievolendo sempre più una ispirazione comune, un'anima; per cui tendenzialmente il corpo si decompone.

In Babilonia, la città senza Dio, i conflitti si possono risolvere unicamente con la forza (di tipo militare o più raffinata, rimane imposizione). Da questo scontro la Russia uscirà probabilmente perdente e ridimensionata. Rimangono più forti di prima: per l'oriente la Cina, per l'occidente la élite mondialista e massonica. Queste due realtà hanno in comune una visione dirigista: l'essere umano va diretto, non si può lasciare al singolo la guida della propria vita. Occorre un principio superiore al singolo, che permetterà il buon funzionamente dell'insieme. La società deve pertanto poter avere il controllo tendenzialmente totale sul singolo. In questo senso è una società collettivista, che ricorda (vagamente) il comunismo. In oriente c'è una lunga tradizione di autoritarismo. In occidente l'abbattimento di ogni autorità ha creato un dissesto sempre più ingestibile. Bisogna pertanto governare le masse dando loro l'illusione di essere libere. Tutto deve funzionare perfettamente bene; però senza Dio. Deve essere "fornito" anche accesso alla spiritualità, perché l'uomo ne ha bisogno. In essa tuttavia al centro non c'è Dio ma l'uomo. Su percorsi prestabiliti tutti svolgono una vita serena, organizzata e tranquilla sotto l'occhio discreto ma ben vigile di un governo (a volte) senza volto. In questo "nuovo mondo" l'alleanza tra Partito Comunista Cinese e élite mondialista non avrà più antagonisti.

Dal punto di vista della Chiesa cristiana, la scelta è: integrarsi o meno in questo sistema? Se non si integra, essa sarà sempre più perseguitata. La tolleranza non si estende infatti a chi nega il paradiso in terra e con ciò stesso smaschera la menzogna di chi lo promette. Ricordiamo le parole che la Vergine disse a Lourdes a Bernadette: "Io non ti prometto la felicità in questo mondo, ma nell’altro".

Se si integra, la Chiesa cristiana perde se stessa. La sua fede non è più una reale alternativa al mondo, ma solo una delle varianti della "spiritualità" anticristiana, interessata comunque solo alla realizzazione qui e ora: "io non ti prometto la felicità nell'altro mondo, ma in questo", direbbe Mefistofele.

Tuttavia, poiché l’universo "è creato in Cristo, e tutto sussiste in lui" (cf. Col 1,16-17), il tentativo di una società senza Dio perfettamente felice e funzionante è destinato eo ipso a fallire. Se non ci convertiamo, periamo (cf. Lc 13,3.5). Questo vale non solo a livello individuale. Ogni peccato immette una tossicità nell'atmosfera spirituale che non può non esprimersi, in modi anche imprevisti, e tradursi in guasti globali. In una società basata sulla menzogna (ingiustizia planetaria nord-sud, aborto, pensiero unico), ad ogni tentativo di chiudere le falle se ne aprono di nuove. Babilonia non potrà mai essere il luogo della pace vera. La profezia mariana, che si esprime in modo del tutto speciale a Fatima, ci ricorda questa verità, e più in particolare che inevitabile manifestazione del rifiuto alla conversione è la guerra, nella quale la falsa pace è chiaramente svelata.

Da Fatima viene una forte accentuazione del significato e del ruolo del cuore di Maria. Solo nel cuore - biblicamente il centro della persona, il suo nucleo più intimo -  si può trovare la sintesi tra le due istanze autoritative. Evitando autoritarismo e soggettivismo, lo Spirito Santo è la legge nuova, non imposta dall'esterno ma scritta nel cuore, di Maria e di ogni altro uomo che lo accolga liberamente. La legge esiste, ma è interiore e determina una armonizzazione non solo degli uomini con Cristo, ma anche tra di loro. Gerusalemme si costruisce (e si ricostruisce) a partire dal cuore e dal suo primato. 

Fatima ci dice che il Cuore Immacolato trionferà. Un fatto dirompente e sorprendente, perché esso non ha nessuna forza umana, è disarmato. Eppure le costruzioni umane, apparentemente inamovibili, di fronte ad esso crollano. Ci sarà dunque un nuovo progresso spirituale dell'umanità, un "grande balzo in avanti" dello spirito.

"I Russi sentono ciò che pensano; le loro verità, come i loro errori, sono sensazioni, stimoli, atti. In realtà essi non pensano, deflagrano. Ancora fermi allo stadio in cui l’intelligenza non attenua né dissolve le ossessioni, ignorano gli effetti nocivi della riflessione, così come quegli eccessi della coscienza nei quali quest’ultima diventa fattore di sradicamento e anemia". (E. M. Cioran, La tentazione di esistere)

Nel messaggio di Fatima la Russia ha un ruolo particolare. Per disinnescare i meccanismi di morte è chiesta la sua consacrazione al Cuore Immacolato e, viceversa, con il trionfo del Cuore Immacolato essa si convertirà. La Russia appare dunque come un elemento di primo piano nella storia del mondo. Direi che essa è un detonatore, fa esplodere le cariche rivoluzionarie della storia, fa emergere conflitti latenti, è causa scatenante di vasti processi storici. E' quello che è successo con la rivoluzione di ottobre e sta succedendo adesso. Per grazia di Dio, proprio la Russia sarà il luogo del grande segno dell'Immacolata, espressione della sua vittoria. Perché la Russia? Tema complesso, e la risposta piena si conoscerà soltanto alla fine del percorso di cui stiamo parlando. Credo tuttavia che la risposta abbia a che fare proprio con il cuore. A partire da Sergio di Radonez (XIV sec.), patrono della Russia, la spiritualità russa ha attinto alle sorgenti del cuore. Attraverso il suo discepolo Nil Sorskij si diffuse in Russia la preghiera del cuore, di cui ci raccontano i famosi «Racconti di un pellegrino russo». La spiritualità russa è profondamente impregnata dal tema del cuore, e intorno a questo credo ruoti la missione vera della Russia: intorno a questo si gioca la battaglia non solo della Russia, ma del mondo. L'Unione Sovietica ha creduto di avere la missione di portare il comunismo nel mondo. La Russia di Putin crede di avere la missione di opporsi al globalismo per riaffermare la grandezza russa e il multipolarismo. Infine, la missione sarà dare cuore al mondo.

All'alba del terzo millennio s. Giovanni Paolo II ha voluto inserire Sergio di Radonez nel Martirologio Romano. Con ciò ha evidentemente inteso chiamare la Russia nella "casa comune spirituale", la Chiesa una. Tra parentesi, non sarebbe stato male fare la medesima cosa anche nell'ambito politico, ovvero cercare di integrare la Russia in Europa e non di isolarla. A livello ecclesiale, l'apertura della Chiesa universale all'apporto della spiritualità russa rimane comunque un progetto da perseguire. 

Al medesimo livello, occorre che i cristiani personalmente si consacrino al Cuore Immacolato della B. V. Maria. Esso è in sintonia con il Cuore di Gesù. Per salvarsi, si deve entrare in sintonia con il cuore della Vergine. Maria ci dice: "Per mettere al centro Dio, mettete al centro me. Se volete entrare in sintonia con il cuore di Cristo, entrate in sintonia con il mio cuore". L'affidamento e la consacrazione complessiva della Chiesa al Cuore Immacolato è già stata fatta. Bisogna che esso diventi ora un elemento personale. Nell'attesa - chissà - che ogni uomo segua questo cammino.

Commenti

Post popolari in questo blog

Ego sum Via

Le Nozze

Filautia, piacere e dolore nella Questione 58 a Talassio di S. Massimo il Confessore