XIV domenica del tempo ordinario, anno A: Salmo 145,11

Ruminare i Salmi - Salmo 145 (Vulgata / liturgia 144),11:

CEI Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza,
TILC Annunzino il tuo regno glorioso,
parlino a tutti della tua potenza.
NV Gloriam regni tui dicant
et potentiam tuam loquantur

Romani 8,9-11: voi non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, non gli appartiene.
Mt 11,25-30 «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo. Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

Ilario: La magnificenza delle sue opere loda il Signore; ma anche i suoi santi, cioè quelli sui quali regna, proclamano la gloria del suo regno, affinché coloro che ad essa son chiamati possano desiderarla, e non disperino di raggiungerla (Opera Deum confitentur: quam magnificus enim sit, operum et creaturae magnificentia confitetur. Sed confitentur et sancti, quibus rex esse dignatur. Gloriam regni eloquuntur: ne ignorata non desideretur usuris. Magnificentiam quoque gloriae regni Dei nuntiant: ne desperetur aeterna - Tr. sup. ps. 144,16)

La potenza e la gloria del Regno si manifestano nei piccoli che accolgono il giogo dolce del Figlio, mettendosi sotto la signoria del suo Spirito


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