V domenica di quaresima, anno A: Salmo 130,1-2

Ruminare i Salmi - Salmo 130 (Vulgata / liturgia 129),1-2:

CEI Dal profondo a te grido, o Signore;
Signore, ascolta la mia voce.
TILC Dal profondo dell'angoscia grido a te,
Signore; Signore, ascolta il mio pianto!
NV De profundis clamavi ad te, Domine;
Domine, exaudi vocem meam.

Rm 8,10 se Cristo è in voi, il vostro corpo è morto per il peccato, ma lo Spirito è vita per la giustizia
(Se invece Cristo agisce in voi, voi morite, sì, a causa del peccato, ma Dio vi accoglie e il suo Spirito vi dà vita.)
Gv 11,17 Quando Gesù arrivò, trovò Lazzaro che già da quattro giorni era nel sepolcro.

Guillaume de Saint-Thierry
Da un pozzo di acque tumultuose e dal fango della palude, quasi marcito, in un abisso di fango dove non ho alcun sostegno, dal profondo dei miei dolori grido a te, Signore: ascolta la mia voce!
In lacu miseriae, et in luto faecis iam pene putrefactus, et in limo profundi infixus, in quo non est substantia, de profundis dolorum meorum ad te clamo, Domine; Domine, exaudi vocem meam. (De contemplando Deo, prooemium)

Liturgia:

Ipse enim verus homo Lázarum flevit amícum,
et Deus aetérnus e túmulo suscitávit,
qui, humáni géneris miserátus,
ad novam vitam sacris mystériis nos addúcit.
Vero uomo come noi, egli pianse l'amico Lazzaro;
Dio e Signore della vita, lo richiamò dal sepolcro;
oggi estende a tutta l'umanità la sua misericordia,
e con i suoi sacramenti ci fa passare dalla morte alla vita.


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