Circo Kafka
La grande letteratura non smette di fornire spunti per letture e riletture. Così è per Il Processo di Kafka, tra i testi più significativi del Novecento, che Circo Kafka intende portare in scena con modalità certo originali, ossia in assenza quasi totale di parola, mediante il ricorso al semplice gesto e al suono. Lo spettacolo, estremamente sobrio, ripercorre la sostanza della vicenda del romanzo con risultato sorprendentemente intenso. La potenza della suggestione sarebbe stata probabilmente ancora maggiore eliminando anche l'unica tirata verbale, centrata sulla questione della «catena», l'ingranaggio che stritola inesorabilmente il povero protagonista. La scelta di privare l'attore (unico, interpreta tutti i ruoli) della parola, se da un lato è ovviamente una sfida per l'attore stesso (che Roberto Abbiati vince in scioltezza), dall'altro è una sfida per il pubblico, che viene stanato e costretto a uscire dal comfort verbale per avventurarsi a mobilitare le propr...