Così è (se vi pare)
Probabilmente anche quegli studenti delle superiori che hanno assistito allo spettacolo per “arruffianarsi con la professoressa” non si saranno poi così annoiati: la messa in scena di “Così è (se vi pare)” (Fabbricone, 21-25 gennaio 2009, regista Massimo Castri) – Pirandello non è autore lieve – è stata piacevole e molto scorrevole, il che è già un buon risultato. Il testo è troppo noto perché se ne debba qui richiamare la trama. La rappresentazione accenna a una struttura concentrica. Nell’anello esterno troviamo una festa di carnevale, cornice all’intera vicenda. Si tratta della vita “normale”, nella cui apparente solidità già la scenografia segnala alcune crepe. Nove porte e due specchi (deformanti) lasciano presagire un labirinto di cammini che si incrociano e di immagini differentemente riflesse che mai arriveranno a ricomporsi. Felicemente allusiva, la metafora del carnevale, nel presentare il tema, tipicamente pirandelliano, della maschera. Un terzetto costituito da marito, mog...