30 maggio 2009 - Pentecoste, messa vigiliare
Gioele 3,1-5. Il brano di Gioele apre la seconda parte del libro, centrata sull'annunzio del grande "giorno del Signore" (cc. 3-4), caratterizzato in primo luogo da una effusione dello Spirito di Dio su tutto Israele, la cui estensione è illustrata mediante il ricorso a tre coppie di termini. Lo Spirito sarà effuso senza distinzione di sesso (figli e figlie), età (anziani e giovani) e condizione sociale (schiavi e schiave). Tutti saranno profeti, in grado di decifrare correttamente l'azione di Dio nella storia. Ciò è indispensabile, proprio perché il giorno del Signore imminente distruggerà il vecchio ordine per stabilirne uno nuovo. L'evento carismatico è accompagnato da segni cosmici, espressione di uno sconvolgimento che riguarda la totalità della vita dell'uomo (cielo e terra). I grandi corpi celesti, che rappresentano per eccellenza la stabilità del quadro entro il quale la vita umana si svolge, saranno sconvolti. Il mondo propriamente umano, la terra, ve...