3 maggio 2009 - IV domenica di pasqua
Atti 4,8-12. "Salvezza" è un concetto aperto, concerne cioè molteplici livelli di significato. Per chi ha sete, salvezza è trovare acqua; per chi ha freddo una coperta; per chi è solo un amico; per chi è minacciato riuscire incolume; per chi ha un dubbio trovare un consiglio illuminante; per chi è in battaglia vincere; per chi è ammalato guarire; nell'errore è giungere alla verità; nell'odio approdare alla pace; nel peccato trovare perdono. C'è "salvezza" ogni volta che la vita sfugge alla morte e trionfa di essa. "Vita" e "morte" sono del resto anch'essi concetti aperti, spaziando dal livello più elementare e materiale a quello più alto e spirituale, dalla semplice buona salute alla vita buona, piena ed eterna. Ogni uomo ha a che fare con una vita ben rappresentata dal mendicante storpio, della cui guarigione si chiede conto a Pietro e Giovanni: una situazione di debolezza, di infermità (v. 9). Possediamo una vita malferma, minac...